L’Estate di San Martino 2016
XXI^ PREMIO CITTA DI SAN MINIATO AL TEATRO AMATORIALE
Sala Congressi Hotel San Miniato – ore 21,30
26 ottobre – 1 novembre 2016
INGRESSO GRATUITO
Venerdì 28 Ottobre
“IL NOME DEL DESIDERIO SALOMÈ”
di O. Wilde
“Centro di Teatro Internazionale” – Firenze
Regia: Olga Melnik
Il dramma Salomè può essere letto, visto, compreso e persino pienamente vissuto in ogni luogo, in ogni tempo e da ogni persona. Una mistura di sogno e di realtà, la pazzia, la coscienza di un fato avverso, il desiderio non appagato, che a tutto dà forma, sostanza e “spettacolo”.
C’era una volta un Re impotente, una Regina disincantata, un Profeta illuminato ed incorporeo, un Capitano fatalmente innamorato, un Paggio preso da un amore puro ed unico, una Madre che canta la propria dignitosa sofferenza, Ospiti regali – cospiratori, schiave, concubine, streghe – e lei, la giovane Principessa condannata a desiderare l’Assoluto. Ma forse è la mutevolezza della Luna il fulcro di tutto, attorno a cui, in un crescendo inarrestabile, ruotano vorticosamente ambizioni, passioni, timori ed angosce…
“IL NOME DEL DESIDERIO SALOMÈ”
mito erotico in un atto di O.Wilde
Riduzione, adattamento e regia di Olga Melnik
Personaggi ed interpreti:
Salomè – Ilaria Mulinacci
Erode Antipa – Samuele Batistoni
Erodiade – Tiziana Fusco
Iokanaan – Filippo Gabbrielli
Re di Cappadocia – Vasco Bonechi
Re di Nubia – Gianni Monini
Tigellino, ambasciatore romano – Osvaldo Di Cuffa
Giovane siriano – Leonardo Becucci
Paggio di Erodiade – Davide Papi
Madre del siriano – Valentina Schiavi
Manassè – Larthia Galli Nannini
Issachar – Lucia Callisto
Ozias – Romana Rocchino
Luci: Stefano Meucci;
Oggettistica: Elisabetta Baglioni
Durata dello spettacolo: 1 ora 30 min.
Il dramma Salomè, scritto da Oscar Wilde per Sara Bernhardt, è intramontabile e, come tutti i capolavori, è tale anche e soprattutto perché può essere letto, visto, compreso e persino pienamente vissuto in ogni luogo, in ogni tempo e da ogni persona. Una mistura di sogno e di realtà, la pazzia, la coscienza di un fato avverso, il desiderio … il desiderio non appagato … il desiderio che a tutto dà forma, sostanza … e “spettacolo”
C’era una volta un Re impotente, una Regina disincantata, un Profeta illuminato ed incorporeo, un Capitano fatalmente innamorato,un Paggio preso da un amore puro ed unico, una Madre che canta la propria dignitosa sofferenza, ospiti regali – cospiratori, schiave – concubine -streghe … e lei,la giovane Principessa condannata a desiderare l’Assoluto …
…Ma forse e’ la mutevolezza della Luna il fulcro di tutto, attorno a cui, in un crescendo inarrestabile, ruotano vorticosamente ambizioni, passioni, timori ed angosce…
…C’e’ una notte particolare piena di personaggi ed avvenimenti inaspettati ed irripetibili, segnata dalla coscienza dell’insoddisfazione e allo stesso tempo in grado di rendere lo spettatore capace di esorcizzare ogni sorta di incubo ed ogni sorta di spirito ostile … magari solo con un nome … un nome di fanciulla e di desiderio.